
Come possiamo risolvere il problema della catena di approvvigionamento globale, in modo da poter non solo produrre i beni di cui abbiamo bisogno, ma anche farli arrivare in modo efficiente dove sono necessari?
In questo articolo pubblicato su The Manufacturer, il fondatore di CloudNC Theo Saville afferma che la soluzione non sta nelle barriere commerciali, negli incentivi fiscali e nello sviluppo dei talenti, ma nel miglioramento del processo produttivo stesso.
Theo spiega: "Dobbiamo rendere la produzione più veloce ed efficiente, in modo che quando le crisi globali colpiscono, il settore diventi parte della soluzione e non del problema".
"Il sistema attuale contiene un'enorme quantità di ridondanze. Se riuscissimo a eliminarle, ad esempio migliorando la programmazione, l'utilizzo degli utensili o la capacità degli operatori, potremmo migliorare notevolmente l'efficienza con cui i produttori sono in grado di operare".
"I processi di produzione più efficienti dal punto di vista dei costi livellano il campo di gioco globale, il che significa che le fabbriche di paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito sono di nuovo in grado di competere sul prezzo con le loro controparti dall'altra parte del mondo.
"A sua volta, un settore nazionale più forte significa catene di approvvigionamento più brevi, riducendo l'impronta ambientale complessiva e riducendo al contempo la minaccia rappresentata da crisi globali dirompenti come il conflitto in Ucraina o il blocco del Canale di Suez."
Potete leggere il pezzo completo su The Manufacturer qui!